lunedì 14 aprile 2014

GAME OVER # 4: VARANI E COCCOLE




È successo che ho comprato Far Cry 3, gioco molto interessante che sarà nel prossimo futuro oggetto di recensione. Ciò non toglie che, previa esperienza di gioco ad opera del sottoscritto, il gioco Ubisoft entra a pieno diritto nella rubrica più amata dai gamers.
Senza spoilerarvi troppo quello che sarà oggetto di recensione futura, posso dirvi che la giungla in cui è ambientato FC3 è splendida, lussureggiante e brulica di fottuti animali. Ora, cacciarli è una figata. Sono ben animati e il livello di sfida è impegnativo. Il problema è che fin quando si caccia cervi va benissimo. Ma quando stai tipo cagando dietro ad un cespuglio e ti sbuca da dietro un orso? O stai raccogliendo piante medicamentose e spunta una tigre?
Per farla breve, l’avventura di oggi si ambienta all’inizio del gioco, quando avevo appena scoperto le meraviglie dell’arco, arma letale e silenziosissima.
Mi sto inoltrando tra l'alto fogliame, novello Rambo, per cogliere di sorpresa un campo nemico brulicante di pirati. Sono bravo, teso ed attento. Scocco la prima freccia e quella si va ad infilzare sicura nel collo del primo sventurato, che casca a terra con un gorgoglìo.
Un suo compagno lo vede accasciarsi, corre verso il corpo inerme e fa per urlare. Ed è lì che la seconda freccia arriva, inchiodandogli l’urlo in gola.

Mi guardo in giro in cerca del prossimo bersaglio quando sento un sibilo minaccioso. “Sti cazzi”, dico io, senza avere neanche l'accortezza di girarmi.
“Sarà una cazzo di lucertola”.
Al secondo sibilo, questa volta molto più forte e vicino, mi giro e vedo questo:



Avevo ragione, era una lucertola.

Una lucertola di un metro e ottantacinque.

Ora qui entra in campo l’ottima animazione animale di FC3: le cazzo di bestie, soprattutto quelle pericolose, si muovono in maniera convincente e spaventosa.
Mi immagino la storia dietro al tizio addetto all’animazione dei cazzo di varani. Chiameremo costui Jeff. Jeff aveva quattro anni, ed era in vacanza con i suoi genitori nei pressi di Sumbawa, Indonesia. Si stavano godendo un pic nic appena fuori dalla jungla. La guardia che li accompagnava nella vacanza era andata a pisciare, con un walkman nelle orecchie. Nessuno si accorse di nulla. Il varano spuntò all’improvviso da un cespuglio, azzannando la madre alla gola. Jeff rimase muto, impietrito davanti allo scempio che l’animale faceva del corpo della donna. Uccisero la bestia quando ormai non c’era più nulla da fare. Jeff, da allora, covò dentro di se un lutto ed un trauma di proporzioni elefantiache, iniziò a studiare i rettili e diventò biologo in Sud Africa. Jeff era attratto da quelle macchine di morte che, tanti anni prima, uccisero sua madre. Attratto in maniera morbosa. Quelle zanne terribili. Quegli occhi neri come piccoli pozzi bui. Quelle code enormi, potentissime.
Li studiò per quindici anni, osservandoli per ore muoversi nelle foreste.
Jeff divenne il più grande esperto di varani al mondo. Quando fu chiamato dall’Ubisoft come consulente per l'animazione degli stessi lui ci mise anima e corpo, passando successivamente ore ed ore a godere dei frutti della sua conoscenza e ad uccidere varani virtuali che sembrano veri.

Ecco, così mi immagino sia andata. Ad un immaginario Jeff do la colpa per il cazzo di spavento che mi sono preso.
A quei due varani (sì, un secondo varano era uscito da un cespuglio) che mi stavano correndo contro a bocca aperta, soffiando, come quelli veri.
Dovetti usare il fucile a canne mozze. A momenti mi facevano secco.



Mi ritrovai così, semi dissanguato in mezzo ad una fottuta giungla. Vi viene in mente qualcosa di peggio? A me sì: un uomo semi dissanguato in mezzo alla fottuta giungla, vicino al campo di pirati sopracitato.

Pirati che hanno sentito i colpi del fucile.

Pirati che stanno venendo a prenderti.


Nessun commento:

Posta un commento