Mamma spinge per il Nadir, locale sotto il cinema Zenith. Gestito dalla cuoca Francesca Taticchi e votato al prodotto etico e locale, il Nadir è rapidamente diventato uno dei ristoranti in cui dirigersi per esser certi di consumare cibo di altissima qualità all'interno di una cornice di tutto rispetto.
Infatti la prima cosa che colpisce del locale è l'arredamento e l'atmosfera.
Messaggio sacrosanto che ogni locale votato alla ristorazione dovrebbe suggerire.
La cuoca Francesca, sempre indaffaratissima, saluta mia madre con un gran sorriso e subito si rimette ai fornelli. Ci sediamo e ordiniamo. Per quanto mi riguarda resisto alla tentazione di mangiarmi l'ottimo hamburger che gustai la scorsa volta, e mi lancio su qualcosa di nuovo:
Tagliere di formaggi piccolo 6€
Rigatoni di farina di canapa “alla gricia” (ossi un'amatriciana bianca) 9€
Tagliata di Chianina IGP al mosto cotto con patate e verdure del giorno 13€
Unico neo di una serata altresì perfetta: aspettiamo venti minuti per il mio tagliere di formaggi. Venti minuti per un piatto che non prevede cottura e nessun tipo di abilità tecnica esecutiva. Bisogna tagliare degli affettati, dei formaggi e metterli su di un pezzo di legno.
E il locale non era nemmeno strapieno.
Comunque. Quando il tagliere finalmente arriva, la mia attesa non è stata vana. I formaggi sono tutti eccellenti, il prosciutto anche. Forse giusto giusto il salame, che comunque era ottimo, non era all'altezza dei suoi compagni.
I rigatoni li ho affrontati con piglio critico. Un po' perché quando si arriva alle farine alternative per la pasta sono molto scettico, un po' perché fare la gricia sembra facile ma in realtà si può cascare in una miriade di imprevisti, tipo che il piatto sappia troppo di pecorino, o di cipolle.
Invece, benedetta Francesca, il risultato è eccezionale. La farina di canapa (non l'avevo mai assaggiata prima) dona alla pasta uno spirito tutto suo, bello robusto e battagliero.
Il piatto è perfettamente bilanciato tra il sale del pecorino e la dolcezza delle cipolle rosse.
Meraviglioso.
Giunge l'ora della tagliata e il cameriere mi chiede quanto la voglio cotta.
Io gli rispondo che me la deve scaldare. Praticamente la Chianina la voglio che ancora bruchi erba.
E infatti così arriva. Deliziosa, come immaginavo. Cotta esattamente come volevo io e ben accompagnata dalle patate.
I fagiolini non me li sono goduti granché, ma quelli son gusti personali, che li ho sempre schifati in generale.
Annego il tutto con un litro di ottimo rosso della casa e il conto, come tutto il resto della serata, è una bella sorpresa:
64€
Vino compreso. Per tre persone.
Dio ti benedica, Nadir. Tornerò.