E il primo impatto che abbiamo con l’app è, per sua natura, l’icona. Il riassunto supremo, il primo vero approccio visivo che può attrarci o no. La cosa che deciderà, tra una scrollata di dito ed un'altra, se il nostro occhio si soffermerà sull’app prescelta e magari decideremo l’acquisto.
Insomma io me ne stavo bello e tranquillo quando vedo questo:
Adesso voi ditemi come l’icona seguente, associata alla parola “Doungeon”, non avrebbe convinto un qualsiasi essere umano nato negli anni 80/90 all’acquisto. Vi sfido.
Il gioco, a soli 0,69£, è davvero una piccola chicca. Musica 8 bit, grafica pixelosa vintage e una serratissima azione platform con orchi, vermoni, lupi e altre creature fantasy da massacrare.
Il giocatore veste i panni di un prode guerriero, spedito dal proprio re a sconfiggere il male che si è risvegliato nel sul regno. Una volta varcato il portale che dal castello vi porta nei sotterranei, dovrete in ogni livello cercare la chiave che aprirà il portale successivo, permettendovi di procedere al prossimo stage.
Storia banale, dinamiche già viste? Ovvio. Ma chi cazzo importa se poi il gioco ti impedisce di staccare le dita dall’iPad?
Devious Doungeon fa quello che, non scordiamoci mai, un gioco (virtuale o non) dovrebbe fare: diverte. E tanto.
Nei vari livelli uccidere nemici o distruggere gli oggetti vi permette di accumulare denaro con cui acquistare armature, armi e gingilli di sorta per rendere il vostro eroe di pixel sempre più inarrestabile.
Ogni tot livelli vi troverete a confrontarvi con un Boss relativamente impegnativo che metterà alla prova le vostre abilità video ludiche e, ovviamente, durante tutta la durata dell’avventura ci saranno altre mini missioni da completare per ricevere ricompense varie, tipo “ammazza venti vermi” o “distruggi 5 scrigni”, roba del genere.
Riassumiamo: pixel. 8 bit. Fantasy. Platform. Boss.
Serve davvero che vi racconti altro? No. Appunto.
SCALA GIORGINA!
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