lunedì 20 ottobre 2014

MATTIA VS FOOD # 14: LA LEGGENDA DELLE MOZZARELLINE FRITTE



Venghino signori verghino alla quattordicesima puntata della rubrica che celebra gli incidenti alimentari di sorta.
Oggi parleremo di una delle più grandi insidie che un pranzo (o un buffet) possono nascondere: le mozzarelline fritte.
Questi diabolici artefatti vennero creati quando la Terra era ancora giovane e i demoni del Mondo Antico imperversavano sul mondo ancora in via di creazione.
Ju'hklash, signore del dolore e delle ustioni di quarto grado, era attratto dal centro della Terra. Quella massa incandescente e terribile capace di dissolvere in un attimo qualsiasi sostanza, vaporizzandola, lo attraeva più di ogni altra cosa.
Passava giornate intere a fissare quel magma torcersi e ribollire infaticabile e sognava, un giorno, di poter ingabbiare quel potere e quindi di riuscire a controllarlo a suo piacimento.

Successe così che Ju'hklash conobbe Gmoriijs, cuoco supremo degli dei. I due si trovarono subito in sintonia, dapprima chiacchierando del più e del meno e poi, una volta intesa la loro comune passione per le cose malvagie, passando a discorsi su esperimenti, processi alchemici e torture di ogni tipo.

Le loro menti erano nate sbagliate, stravolte da una violenza antica.
Ju'hklash aveva trovato in Gmoriijs un amico.

Fu cosí che, una sera, i due decisero di tentare l'impossibile: imbrigliare il potere distruttivo del Nucleo Terrestre in un oggetto fisico.
Gmoriijs impiegó quasi tre mesi di sacrifici, fallimenti e oscuri incantesimi, ma alla fine riuscì a sigillare il magma bianco è terribile dentro una panatura.
Così nacque la prima mozzarellina fritta.
Ma Ju'hklash era geloso del suo segreto. Aveva paura che Gmoriijs avesse potuto tradirlo o, peggio ancora, svelato la ricetta delle mozzarelline agli esseri umani.
Così, una notte di pioggia, Ju'hklash fece addormentare Gmoriijs con del vino soporifero e, maledicendo sette volte il suo nome, nel sonno lo uccise con una daga d'argento lunare.
Ma Ju'hklash non sapeva che, nell'ombra, occhi avidi avevano visto tutto.

Erano gli occhi del paggio di corte, Alessio Ferri.

Esso, assetato di potere e con l'anima nera come l'inferno, denunció Ju'hklash alla Corte degli Dei per i suoi crimini contro il Mondo è per l'assassinio del cuoco.
La sera del processo tutte le divinità vollero essere presenti per la sentenza, e fu allora che Alessio Ferri si intrufolò nelle stanze sigillate dove l'omicidio era stato commesso.
Il corpo di Gmoriijs giaceva ancora sul freddo pavimento di marmo.
Alessio Ferri, dopo aver approfittato del cadavere, rubó la ricetta e fuggí per sempre dalla Corte degli Dei, per far mai più ritorno.

Come ci è arrivata la ricetta, dite voi?
Alessio la vendette molti anni fa per quindici euro. Gli servivano per fare la ricarica al telefono.

Questo lungo preambolo serviva a farvi capire perché non esiste nulla sul pianeta che sviluppi più calore dell'acquetta contenuta nelle mozzarelle fritte. E questa è una cosa che, volente o nolente, ogni essere umano scopre a sue spese.

Così successe a me parecchio tempo fa. Me ne stavo ad un buffet X, molto probabilmente un matrimonio di uno dei miei mille e cinquecento parenti.
Un cuoco sadico decise quel giorno di gettare nello stesso piatto olive ascolane e le famigerate, pericolosissime mozzarelline fritte.
Le prime, ad una temperatura umana, somigliavano pericolosamente alle seconde, che avevano raggiunto la temperatura di fusione dell'acciaio industriale.

Io ingoiavo due olive ascolane alla volta, quand'ecco che un amico mi distrasse.




Afferrai la mozzarellina e, sicuro, la infilai in bocca schiacciandola con i denti.

Signore Iddio onnipotente Salvatore dei cristiani.

Per capire che cosa provai chiedete, per cortesia, chiedete ad un vostro amico pugile di cospargersi il pugno di salnitro, zolfo, carbone e benzina.
Date fuoco al pugno del vostro amico, aprite bene la bocca e chiedetegli di darvi un poderoso pugno in gola.
Ma che sia forte abbastanza affinché i vari elementi si combinino nella più famosa polvere pirica affinché il vostro esofago esploda.

Mi misi, semplicemente, a piangere. Con la bocca spalancata. Sbavando.
Quindi, cari amici, controllate i buffet e diffidate da tutto ciò che sia tondo e fritto.
O dovrete passare tre giorni a mangiare brodo freddo. Come me.

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