giovedì 2 gennaio 2014

IL MISTERIOSO CASO DELLE BAMBINE FANTASMA



Appena trasferiti a alla nuova casa perugina dovemmo fare molti lavori. Alcuni particolarmente esosi e radicali, altri di facciata, robe da un giorno. Comunque io in quei giorni ero lì, a dare una mano. Spesso capitava che ero da solo tutto il giorno, nella casa innaturalmente vuota, a dare una pulita. Fu uno di quei giorni che successe. La casa era già ingombra dei primi scatoloni e io mi apprestavo a cominciare la giornata di lavoro. Quand'ecco, dalla finestra aperta sul giardino, chiaro e forte il rumore di bambini che giocano. La risata di due ragazzine che si rincorrono.
Io mi preoccupo. Avrò lasciato il cancello aperto, mi dico io, e mi affaccio alla finestra pronto a dover cacciare le bambine dalla mia proprietà.

Il problema è che, le bambine, non c'erano.

Ora, immaginate che siete in una stanza. Sentite la voce del vostro amico parlare come se fosse a tre metri da voi, ma il vostro amico non c'è. Eppure la voce è lì, nell'aria, e chiaramente non proviene da altre stanze. Come se ci fosse un altoparlante nascosto.

Ecco, così successe. Allora pensai: "Ecco. Prima o poi doveva succedere. Sono impazzito."
Vi giuro che ho davvero creduto di essere diventato pazzo. Allora sospettai uno scherzo di cattivo gusto, o dei ladri. Afferrai la katana da uno degli scatoloni e scesi di sotto, terrorizzato. Quando arrivai nel giardino di sotto, nulla.
Niente bambine, niente casse nascoste, niente di niente.

Accantonai la cosa, spaventato. Cercai di non pensare a quell'episodio che, pure io essendo una persona che non crede a spiriti e cose del genere, vi assicuro mi aveva scosso.
Quand'ecco che, un paio di settimane dopo, di nuovo voci di persone inesistenti nel mio giardino. Allora afferro il binocolo e mi metto a guardare in giro, impaurito. Magari uno nascosto da qualche parte che fa scherzi del cazzo.
Il mio occhio si posa su una casa che sta all'esatta altezza della mia, solo dall'altra parte della vallata. Con, nel giardino, due bambine che si rincorrono, ridono e giocano.
Allora, per quanto sia assurdo capii: per un gioco perverso di eco, ciò che accade nel cortile di quella casa viene proiettato nel cortile della mia, come se stia accadendo tra le mie piante.
Una cosa da fare accapponare la pelle. Se non ci credete vi invito a prendere un caffè da me. Cacciamo via gli spiriti insieme, vi va?

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