lunedì 16 dicembre 2013

LE RECENSIONI DEL POLPETTONE: Gustav Klimt - Drawings and Watercolours


Benvenuti ad una nuova, eccitante rubrica del blog migliore del Regno Unito. Perché del polpettone? Perché il polpettone è il totem, l'icona del "di tutto un po'". Da tempo immemore ultima spiaggia dei disperati di cucina, quelli del "ho un sacco de robba che me scade, che faccio?", del "ho ospiti a cena ma non me va de inventamme 'na cosa nuova, che faccio?".

Presto detto. La meravigliosa, doppiogiochista filosofia del "tutto fa brodo".

Le Recensioni del Polpettone si prefiggono l'obiettivo di informarvi, di tanto in tanto, di cose che hanno colpito il sottoscritto in maniera estremamente positiva, o estremamente negativa, o estremamente estremamente. Ok? Pronti? Sigla!


Rainer Metzger - Gustav Klimt Drawings & Watercolours - Thames & Hudson Edizioni

Il primo incontro con questo catalogo l'ho avuto, come spesso accade, all'uscita di una mostra. Facing the Modern, per l'esattezza, alla National Gallery. Una bella (anche se piccola) esposizione dedicata al ritratto a Vienna durante la secessione. Il mio essere abituato alle immagini mi permette di sfogliare rapidamente libri illustrati e valutarne l'acquisto in pochi attimi. La portata di quello che colsi allora fu talmente attraente che, visto il costo non eccessivo del volume (£19.95) e il periodo di spese natalizie già abbastanza consistenti, decisi di comportarmi come si fa con un oggetto pericoloso nel modo più antico e naturale possibile: mi allontanai.
No, no. Andiamo via -, dissi alla mia ragazza, - Sennò lo compro subito.-

Con Gustav Klimt ho sempre avuto un rapporto di prudenza. Come tutti i grandi della pittura, e soprattutto i grandi che si sono dati ad una certa arte reputata dai molti decorativa o d'arredamento, Klimt ce lo ritroviamo stampato ovunque. OVUNQUE, CRISTO. Quei due cazzo di stronzi abbracciati su tazze, magliette, porta foto, cuscini e oggettistica assortita. Un quadro di una bellezza struggente che, proprio come i girasoli di Van Gogh, è diventato ormai più icona che dipinto. Ma ora, dopo le dedite maledizioni alle bimbeminchia che regalano una stampa del bacio di Klimt al proprio amoroso perché "tiamodibeneamorosocuccioloquellisiamonoidueabbracciatipersempreXDXD<Bhdjfdhfjdjdk", passiamo al catalogo.

Avete presente quegli amici che credete di conoscere bene, e magari sono famosi nella vostra compagnia perché, che ne so, sono bravissimi a giocare a pallone, e poi entrate nel loro sottoscala e scoprite che sono i migliori scultori del mondo? Ecco, sfogliare questo catalogo mi ha dato quest'impressione: ho sempre conosciuto Klimt per i suoi quadri e per le sue grafiche. Ho sempre visto pochissimo del Klimt disegnatore e acquerellista.
 Strano, poi. Di solito di un pittore la prima cosa che vado a ricercare sono i disegni. Con il buon Gustav questa reazione chimica, quest'alchimia non è mai scattata. 

Buon Dio. Quanta meraviglia mi sono perso. Quanta bellezza.

Questo è quello che ho detto mentre lo sfogliavo rapito: "È consolante sapere che c'è tanta bellezza al mondo"

Il volume è a cura di Rainer Metzger, l'uomo dietro al catalogo ragionato, quindi non l'ultimo degli stronzi. La fattura del volume è bella solida, la qualità di stampa ottima. Unico neo del volume, la dimensione. Lo stesso contenuto trasposto su formato A3 sarebbe stato il libro su Klimt definitivo.
In generale, se volete regalarvi 400 pagine di bellezza assoluta, questo è il libro che fa per voi.

Il contenuto è ineccepibile: 309 illustrazioni di cui 282 a colori, per la maggior parte disegni ed acquerelli che vi sbattono in faccia la cruda verità: il talento del disegno è qualcosa con cui si nasce, maledizione. A nulla servono corsi, attestati, accademie, scuole. Quella matematica che trasforma e riassume una realtà in impulsi motori per la mano è un dono raro. E Klimt era veramente benedetto.
La sua carne è viva, fragile, terribile e assoluta. Le sue donne sono vibranti, vigili anche nel sonno. I loro sguardi fanno paura, perché parlano di un amore conosciuto.
Di quelle 400 pagine non ci si stanca mai, mai ci si sazia di quell'erotismo sconfinato, di quelle ossa che scricchiolano sotto carne e pelle. Di quei panneggi che tutto sono tranne che tessuto. Di quelle stoffe che sono viscera.
Dai bozzetti per quadri ben più famosi agli schizzi erotici, tutto è un inno al corpo, alla sensualità, alla brutale delicatezza della donna.
Non posso, nemmeno sforzandomi, di trasporre in parole il micro mondo di questo volume.

Compratelo.


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