domenica 29 novembre 2009

GLI INDISCRETI

Sono una razza pericolosa.
Colpiscono alle spalle, viscidi e consci della nostra beneducazione, e i loro sorrisi sono lame roventi.
Ascoltano con i loro orecchi pelosi le nostre conversazioni nell'ombra, squittendo come ratti malvagi e grigi. Poi, appena ci mostriamo inermi, isolati, piombano su di noi come rapaci, convinti che fremiamo per una loro opinione su un argomento X.

Io credo che ognuno di noi mandi continuamente (attraverso sguardi, posture e parole) messaggi agli altri. Basta un minimo di acume e spirito d'osservazione per evitare di diventare un disturbo per il prossimo.
Se vedessi una persona con due biro infilate nelle orecchie capirei che magari non ha voglia di sentire nessuno. Se faccio per parlare con qualcuno e quello si gira dall'altra parte capisco che magari non vuole parlare con me e non insisto (pur augurandogli un destino di dolore).

Ma gli Indiscreti no. Loro sono al di sopra di queste cose. Loro vogliono parlare. A qualsiasi costo.
E i loro discorsi sono inevitabilmente due:
1)Le cose di cui non ti interessa nulla (tipo una cosa che gli ha detto la madre, il tempo, una bricconata che hanno fatto da piccoli)
2)Cose di cui non dovrebbero parlare in quanto affari privati, tipo: "Oh senti mi hanno detto che -cosa privata-, mi dispiace molto! sai che comunque secondo me -cosa di cui non ti importa nulla-"
Ora: chi te lo ha detto? chi sei tu? abbiamo mai parlato? mi conosci? vai a giocare a biglie o a far altre bricconate, io ho da fare.
Ma io dico, maledizioniddio, se mi vedi che sto seduto tipo autistico, con il volto contro il muro e le cuffiette nelle orecchie, non ti viene il sospetto che non voglio parlare con nessuno (soprattutto con te)?(E vi giuro che questa cosa è successa davvero, ho dovuto fingermi sordomuto per sfuggirgli).
Dov'era il tuo cervello al momento del bisogno? a soffiare sulle foglie secche? Sciò! SCIO'! (a volte vorrei cacciare gli indiscreti come fossero corvi).
Trovati qualcosa da fare, intrufolati in un obitorio e parla con i morti, oppure approfitta dei sassi, del muschio... ma, TI PREGO, lasciami stare. Io non ho bisogno dei tuoi consigli (in quanto essere più saggio del creato), non voglio i tuoi sorrisi umidi e, soprattutto, NON TOCCARMI (tipo mano sulla spalla o cose del genere). MAI.

1 commento:

  1. mattia la tua cattiveria e malvagità è così pura e spudoratamente sincera che ti rende mitico,infinite volte ti ho sentito parlare così e non riesco a fare altro che adorarti ogni volta di più

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