mercoledì 8 ottobre 2014

LE RECENSIONI DEL POLPETTONE: PROCREATE PER IPAD

È inutile nasconderlo. Colpa della frenetica Londra e delle sue giornate da quattro ore e mezza l'una, ho dovuto riconoscere a me stesso la dura verità: sono diventato per gran parte (musica greve di sottofondo) un illustratore digitale.
Lavorare con il mio iPad durante i viaggi in metropolitana è il motivo per cui il blog esiste ed è illustrato. Non potrebbe essere altrimenti, non ne avrei il tempo.
Il problema, come al solito, è che pretendo di fare troppe cose assieme. Ma va bene così, per ora ce la faccio. Magari, chi lo sa, un giorno mi stufo di non avere tempo per cacare e mando a fare nel culo tutto. 


Ci sarà un giorno in cui il coraggio degli Uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza.Ma non è questo il giorno.

Ci sarà l’ora dei lupi e degli scudi frantumati
quando l’Era degli Uomini arriverà al crollo.
Ma non è questo il giorno.
Quest’oggi combattiamo!

Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra,vi invito a resistere, Uomini dell’Ovest!


Comunque.

Dopo aver provato praticamente qualsiasi applicazione con scritto nella descrizione "drawing", posso dire di avere una certa esperienza con quello che, artisticamente parlando, l'App Store di mamma Apple ha da offrire.

E, signore e signori, abbiamo un vincitore:


La prima cosa che mi colpì di Procreate era l'incredibile qualità dei pennelli. 




Ogni pennello è inoltre personalizzabile fino alla follia, venendo in contro alle esigenze degli illustratori più esigenti e degli psicopatici di sorta.
TUTTO, su quella cazzo di applicazione, può essere personalizzato. TUTTO.
L'illustratore digitale può chiedere quello che gli pare: verrà trovato in Procreate.

Livelli? Si.




Gestione e trasformazione delle forme? Ovvio.




Gestione di opacità, filtri e cazzate varie? Check.




Un'esperienza pittorica fluida, vera, che si avvicina abbastanza a quella reale? Mio Dio, si.

Ma la vera forza di Procreate è la sua capacità di lavorare a braccetto con strumenti eccezionali come la Wacom Creative Stylus.




Un click e la connessione bluethoot con la penna sensibile alla pressione vi permette di aprire porte su mondi incredibili.
L'iPad diventa, a tutti gli effetti, una tavola Cyntiq. Solo che costa tipo seicento euro di meno. E la qualità di quello che facciamo cambia come per magia, regalandoci un controllo del tratto davvero notevole.

Bell'affare.

Altra funzionalità degna di nota? La capacità di catturare il video del processo in modo da esportare dei suggestivi "MAKING OF" dell'opera appena creata. Non che sia indispensabile, sia chiaro. Che già mi immagino un esercito di precisina in armatura elfica che marcia verso casa mia millantando che le mie recensioni siano basate sul nulla.
Bah andate a cagare, precisini. Una valanga di gente (me compreso) trova effettivamente interessante vedere il processo che ha portato all'opera conclusa. Si può capire moltissimo del modo di lavorare dell'artista e cogliere molti utili trucchi.

Unici nei di un'applicazione altresì perfetta?
La funzione, per quanto concerne la Wacom Creative Stylus, dell'opzione che annulla la ricezione del palmo della mano, facendo in modo che l'iPad rilevi solo la punta della penna, null'altro.
Una bella comodità che ci avrebbe permesso di evitare tutte quelle piccole macchie non volute.

Ma sono sicuro che, in futuro, un bell'aggiornamento risolverà tutto e ci regalerà la migliore app al mondo per l'artista/illustratore digitale.


SCALA GIORGINA!


Nessun commento:

Posta un commento