martedì 24 giugno 2014

GAME OVER # 9: ANTENATI GUERRIERI



Benvenuti al tempio della frustrazione, dove si celebra il lancio del joystick e l’urlo libero.
Ancora una volta il videogioco protagonista della rubrica è il meraviglioso Dead Island, dalle masse conosciuto come “quello col trailer fichissimo tipo al contrario in cui ci sta la bambina morta”.

Io, cinese esperta di armi da taglio, corro nella giungla accompagnata da un nativo coperto di fogliame. Dobbiamo raggiungere un luogo che non ricordo esattamente. Probabilmente un tempio.
Insomma arriviamo a questo villaggio abbandonato e il mio compagno di viaggio, che è tipo un capo villaggio, mi dice “attenta ai miei antenati, sono grandi guerrieri!”
Io non collego subito, penso che il capo villaggio si sia bevuto un goccetto di troppo. Poi collego. Antenati. Guerrieri. Zombie.

Estraggo il machete.

Alla prima botta riesco ad uccidere il bruto che mi si para davanti all’inizio della sfida, ma vengo poi indebolito dagli zombie semplici e finito dalle ossa affilate di un Macellaio (figura senza braccia che si agita come un tarantolato e ti fa a pezzi con, appunto, ossa affilate).

Alla seconda botta mi rendo conto che è una di quelle rare situazioni di Dead Island in cui bisogna non badare a spese, come John Hammond, e fare largo uso di esplosivi e munizioni. Sbaglio il lancio di una granata. Il Macellaio mi è addosso.

Mi rendo subito conto di una cosa: c'è qualcosa di malato e sbagliato nel sistema di salvataggio del gioco.
Ogni volta che si muore il gioco ti fa sì ripartire dall’ultimo salvataggio, ma con sempre meno vita e meno munizioni.
Inutile dire che avere successo nell’appena descritta situazione è prima diventato difficile, poi difficilissimo, poi impossibile, poi lancio del joystick, poi uscire dalla stanza sbattendo la porta, poi umore rovinato tutta la serata e a seguire litigio con la tua ragazza.

Seguirono sporadici tentativi. Tentativi pieni di lacrime e di sudore. Tentativi falliti.
Riesco sempre a fare fuori il bruto. Sempre. Il problema è che quel mentecatto del capo villaggio non deve morire.

QUELLO È IL PROBLEMA PER DIO.

Altro grande problema è che i programmatori hanno dato al Grande Capo la stessa capacità di giudizio del latte scremato.
Situazione riassumibile in “il Grande Capo è ferito a morte e si lancia urlando in mezzo ad un gruppo di zombie”.





Non ho mai inveito tanto contro altri esseri umani, contro divinità varie o entità astratte.
Ciò che più mi è rimasto nella testa, rimbombando tra i gorghi del mio cervello, è quella frase: “attenta ai miei antenati, sono grandi guerrieri!”
“attenta ai miei antenati, sono grandi guerrieri!”
ATTENTAIMIEIANTENATISONOGRANDIGUERRIERI

È stato un inferno. Un inferno di frustrazione e imprecazioni.

Dead Island giace ancora sul mio scaffale. Bloccato a quel maledetto livello.

Ma lo finirò. Oh, se lo finirò.

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