sabato 31 maggio 2014

RICETTE VIOLENTE: ORATA AI PEPERONI, CIPOLLE E PEPERONI SECCHI DOLCI

Benvenuti, ancora una volta, alla rubrica che parla di ricette gustose ma assolutamente devastanti per il fegato e anche per un paio di altri organi interni.
Oggi parleremo dell'orata, pesce che esce dall'anonimato grazie a quella cazzo di macchia nera sulla guancia, che sennò sarebbe rimasta a far compagnia al branzino e al dentice, nel limbo dei "pesci che il nome non ti dice nulla e per riconoscerli devi leggere i cartellini alla pescheria".

Pronti per una serata che sa di avventura, di pescheria, di camino acceso e risate fra amici inesistenti?

Bene: fate la spesa, avviate il video e iniziate a cucinare!
La colonna sonora di oggi è del Maestro Paolo Conte.
Se non vi piace Paolo Conte, siete pregati di trattenere il respiro finché morte non sopraggiunga. Grazie.


Listone Giordano della spesa:


Cipolle rosse
Orata
Peperoni
Rosmarino
Sale, pepe e olio
Peperoni secchi dolci

Maestro Vessicchio?
Operativo.

SI VA!!!!


Godendovi l'attacco impeccabile del trombettista, iniziate a tagliare i peperoni a striscioline entre vi immaginate in un club fumoso ai tempi del proibizionismo, contornati da gangster e mignotte vestite di piume.


Fate fare la stessa fine dei peperoni alle cipolle. Salutate, con un cenno della testa, il vostro amico Joe l'irlandese appoggiato allo stipite della porta. Sappiate che l'irlandese non esiste e i fumi della cipolla vi stanno ottenebrando il cervello.


Aprite i peperoni secchi a metà e togliete i semi. Se siete abbastanza fortunati da avere contatti con il sud Italia non avrete problemi a trovare i peperoni dolci secchi. Se non siete terroni e non avete amici terroni o fidanzate terrone, vi auguro buona fortuna.
Non provate a cogliere piante a caso nei campi, che Into the Wild ci insegna che non è proprio un'idea brillante.


Pulitevi le orate, apritele e cospargetele di sale...


... pepe ...


E infilate con cieca rabbia all'interno le cipolle e i peperoni fatti a pezzi.


Un tocco di rosmarino, tanto per fare i fighi. Esso, infatti, non ha nessuna utilità ai fini della riuscita del piatto e io sono in realtà no sporco impostore.


Disponete il tutto in una teglia da forno insieme al resto dei peperoni e delle cipolle. Compiacetevene. Chiedete ad un coinquilino di darvi una pacca sulla spalla e di dirvi "Bravo, campione!".
Chiedetegli se gli piace Paolo Conte. Se risponde no afferrate un coltello e mirate allo stomaco. Verrà divorato dai suoi stessi succhi gastrici e la sua morte sarà atroce e lunga.


Compiacetevi ancora un poco. Cuocete tutto fino a quando l'orata non è bella dorata e cotta a puntino. Servite con raffinatezza e dedicate la ricetta al Maestro.


Buon Appetito!


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