martedì 12 gennaio 2010

I PEDONI DI CORSO GARIBALDI

Un qualsiasi abitante di Perugia saprà già di quanto il transito in Corso Garibaldi possa essere un'impresa non da poco. Per i lettori di questo blog non residenti nel capoluogo Umbro (dubito che questo blog abbia lettori) mi sento in obbligo di descrivere la via suddetta: un angusto antro che si inerpica dall'Università per gli Stranieri fino a Porta Sant'Angelo, una via trafficata da personaggi di tutte le etnie, stazze, dialetti e professioni.
Ora, io possiedo una Ford Fiesta, macchina di certo non ingombrante e abbastanza manovrabile.
Elenco di seguito cose che mi sono realmente successe:

1) Una cicciona enorme che, ferma in mezzo alla strada, guardava le facciate dei palazzi con aria ebete. Se il tuo corpo occupa un letto a due piazze, evita di sostare in una via già stretta di suo.

2) Il classico trio di studentesse inglesi (quelle che anche a gennaio portano gonna e infradito) a braccetto per la via, non curanti delle automobili, a chiocciare e a ridere. Mie britanniche amiche, se la vostra terra natia è ricca di strade larghe due chilometri, sappiate che avete scelto una città dove anche i motorini hanno problemi di viabilità.
Sappiate anche che tre ragazze a braccetto sono un bersaglio più grande.

3) Il proprietario di SUV che placidamente, con le quattro frecce accese, si sente in diritto di intasare la strada per acquistare le sigarette. Io ODIO le persone che abusano delle quattro frecce. NON sono un permesso universale, soprattutto in una strada dove, per tutta la sua lunghezza, vige il divieto di sosta e di fermata. La prossima volta vi pianto nel cofano un piccone.

4) La coppia di turisti tedeschi, lei grassa con camicia a fiori e lui con sahariana e sandali + calzini grigi, con gli occhi rivolti al cielo a guardare con meraviglia qualsiasi cosa più vecchia di vent'anni.
Vi odio. Ma porca puttana troia è come se io per ammirare l'Arco di Trionfo a Parigi mi piazzo in mezzo alla rotonda. Come minimo la gendarmerie mi spara in bocca.
Corso Garibaldi è una STRADA. E sulla strada passano le automobili. Cioè IO.

Nessun commento:

Posta un commento