giovedì 10 dicembre 2009

I GIAPPONESI AI MUSEI

Prima legge di Mattia sui Giapponesi: "Il volume di un giapponese in un museo è direttamente proporzionale alla tua voglia di guardare un quadro".

Seconda legge di Mattia sui Giapponesi: "I bambini giapponesi sono educatissimi solo fuori dall'area museale".


Il Giapponese è una macchina affascinante: efficiente, rispettoso, acuto, con un gran senso del sacrificio. Quasi tutti sono miopi, vivono quindi in simbiosi con un macchina fotografica digitale, attraverso la quale osservano la realtà.
Molti nipponici hanno una ghiandola sulla schiena che secerne batterie, schede di memoria digitali e rullini vergini.
Amano viaggiare e si spostano continuamente da un paese all'altro, preferibilmente in Italia.
E, per far vedere che sono dei bravi italiani anche loro (dopo aver fatto le foto piegati con la torre di pisa e con le dita a V davanti a un kebabbaro con su scritto PIZZA) si fiondano nel primo museo che vedono. Fa molto Italia.

Dunque. Prima di tutto bisogna dire che io amo i giapponesi. Amo il loro cibo, il loro modo di vestire, le loro arti marziali e le loro armi.
Ma ci sono cose che fanno venire il sangue alla testa.

Tipo le loro dannate macchine fotografiche.
Ma porco mondo laido ma dopo è ovvio che nascono i clichè! Turista giapponese + Videocamera è come dire Pizza + Birra. Una volta in Piazza Italia ho visto (giuro) 45 giapponesi che tentavano (riuscendo) di farsi una foto tutti insieme, tutti sorridenti, con il più brutto che reggeva un faro per illuminare il gruppo (era sera).
Ricordo inoltre con fastidio che al Louvre stavo per essere linciato da un tizio della security solo perchè avevo TENTATO di fotografare un quadro.
Ma quando passavano le orde di nipponici che illuminavano a giorno le gallerie con i loro dannati flash tu dov'eri? A cercare il Codice Da Vinci? Possa tu essere maledetto, inequo essere orribile.

Invece un altro paradosso curioso è collegato all'altezza. Insomma, un giapponese di un metro e settanta è considerato una specie di gigante, in terra natia.
Ma allora come cazzo è possibile che non riesco mai a vedere nulla anche se davanti a me c'è un esercito di anziani del sol levante (altezza media 80 cm)?
Cioè è assurdo! Sono bassi! Ma sono tanti... da qui sono stato portato a formulare la prima legge.

La seconda legge invece deriva da tristi scene a cui ho assistito a Torino e a Firenze. Bambini gialli urlare, mangiare, rincorrersi sotto l'occhio assente dei sorveglianti. I loro vitrei genitori erano tutti rapiti dal loro depliant e dalle cuffiette della guida infilzate nelle orecchie, e così i pargoli avevano tutta la libertà di comportarsi quali le bestie che erano.
A me basta scartare una vigorsol per essere fucilato, e i cari bimbi posso far scoppiare un petardo (notre la bellezza della parola petardo) in faccia alla Gioconda senza essere notati. Mistero.

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